laboratorio

Terza Giornata - 25 Febbraio 2017
ore 9.30-18.30

 

coprodotto da
Associazione F.E.R.T. e VALLI UNITE società cooperativa agricola

in collaborazione con le Associazioni
ARI - Associazione Rurale Italiana
ASCI - Associazione Solidarietà Campagna Italiana
PROMMATA France
WWOOF Italia

e con
Film Commission Torino Piemonte
Festival CinemAmbiente

un convivio a base di Cibo Cognitivo

Il programma del laboratorio contadino documentaristico è strutturato per condensare in una giornata la conoscenza delle poste in gioco nel "settore primario" secondo il punto di vista meno ascoltato, quello dell'agricoltura contadina. Obiettivi sono: ispirazione, informazione, relazioni dirette per la produzione artistica e per l'interpretazione indipendente. Il metodo: "quattro conversazioni con i contadini" per una vista d'insieme e un orientamento generale preliminare; una semina culturale.


LE CONVERSAZIONI DEL LABORATORIO

1. La figura del contadino torna di moda (e di media). Come comunicare, cosa?

La prima conversazione fornisce una panoramica di etiche ed estetiche che stanno maturando
nella socialità agroecologica e nei suoi nuovi modi di comunicare.

Massimo Angelini - Edizioni Pentàgora
Stefano Bellotti - Cascina degli Ulivi
Massimo Ceriani | Giuseppe Canale "Contadini per scelta"
Maurizio Gritta - Cooperativa Agricola Iris
Gabriella Piras | Sergio Dezzutto - Azienda Santa Clelia
Ottavio Rube - Cooperativa Valli Unite
Alessandra Turco - Cascina Malerbe​ | ARI

Coordina
Gianfranco Quiligotti, contadino ricercatore


2. Formazione continua partecipata: consapevolezza e buone pratiche, validazione in rete
La seconda conversazione è dedicata ai media contadini, alla condivisione delle conoscenze,
alla disseminazione delle buone pratiche, alla trasmissione del sapere fra cascina e cascina,
fra esperienze diverse, fra vecchie e nuove generazioni.

Giorgio Albiero - Vie WWOOF
Riccardo Favero - Regione Liguria
Mario Gala - Cascina Finocchio Verde | WWOOF Italia
Roberto Mazzone - Association Prommata
Roberto Schellino | Vanda Gilardi - progetto Germinale

Coordina
Antonio Onorati
Centro Internazionale Crocevia

3. Agricoltura contadina e accesso alla terra
La terza conversazione focalizza su un tema epico: il recupero della campagna abbandonata.
Per riportare alla coltura le terre montane e collinari, il Piemonte di oggi è sede di sperimentazione
su larga scala, con un rilevante potenziale europeo e globale.

Giorgio Ferrero - Assessore all'Agricoltura Regione Piemonte
prof. Andrea Cavallero
Eugenio Farina - Associazione ForestIeri
Gianni Repetto - Associazione Terre della Montagnina
Fredo Valla - cineasta

Coordina
Ottavio Rube
Cooperativa Valli Unite

4. I contadini informano la città
La quarta conversazione è dedicata al rovesciamento del paradigma informativo:
i contadini informano le città stabilendo una nuova alleanza con i media indipendenti
per la custodia della Terra.

Davide Biolghini - Forum Cooperazione e Tecnologia
Luca Ferrero - ASCI Piemonte
Fabrizio Garbarino - ARI Associazione Rurale Italiana
Chiara Lanzi - Rural Film Festival
Claudio Papalia - Trancemedia.eu
prof. Marco Revelli

Coordina
Pier Paolo Poggio
Fondazione Micheletti


AGROECOLOGIA E DOCUMENTARI
Semine dall'altra parte

All'improvviso l'agroecologia è di moda per tutti, dai movimenti rurali di base a FAO, governi, università, multinazionali. Ma non tutti hanno la stessa idea in mente. Chi per decenni ha spinto ai margini e ridicolizzato l'agroecologia, oggi cerca di catturarla.

Le industrie alimentari, chimiche e sementiere, con le loro banche, scippano all'agroecologia quanto trovano utile: la parte tecnica, le pratiche, per rafforzare l'agroindustria camuffandola - mentre continuano monocolture, agrofarmaci, abusi intensivi di risorse naturali e umane, sementi industriali brevettate, materie prime senza origine conoscibile, filiera lunga e grande distribuzione.

I risultati, prodotti "bio" nei cataloghi, reparti "bio" negli ipermercati: plagi, furti di sapere, re-ingegnerizzazione ostile dei modelli di utilità. Taccheggi coperti con intensive campagne di disinformazione sui grandi media, combinazioni di pubblicità, reportages, notizie redazionali, talk-show, e documentari sponsorizzati.

Ma questi sono anche indizi di successo della direzione opposta, quella dei movimenti sociali rurali che praticano l'agroecologia come strumento di trasformazione sociale, economica, culturale, politica ed ecologica delle comunità e dei territori.

La sfida alle concentrazioni della terra e ai monopoli del cibo è progetto culturale, sociale ed economico più ancora che resistenza agli attacchi alla vita in campagna e alla Madre Terra. "La loro agroecologia è puramente tecnica, la nostra agroecologia è politica" hanno dichiarato i contadini al forum Nyeleni-Europa per la sovranità alimentare, nel 2016 in Romania.

E' urgente che l'agroecologia, territorio in disputa, si dia mezzi indipendenti di visione, di interpretazione, di comunicazione; ma anche che questi nuovi media sappiano farsi pagare direttamente dal pubblico perché offrono un'alternativa piena e vantaggiosa. Per seminare nelle stesse metropoli, dove il discredito del sistema dei media nutre una domanda d'informazione e interpretazione nuova, altra.

Per l'agroecologia, per contrastare la 'green revolution' ecocida e omicida, occorre un balzo culturale: produzione-editoria-distribuzione indipendente e in rete.


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