Gli studios (1994 – 2002)

Gli studios (1994 – 2002)

Nel 1994 il maggior sforzo della FERT si concentra sulla elaborazione del progetto industriale per il recupero degli stabilimenti in quanto “Centro di produzione audiovisiva di qualità culturale per il mercato europeo”. Il primo progetto, utilizzato come base per tutta la progettazione successiva, viene presentato pubblicamente alla Galleria d’Arte Moderna il 15 novembre 1994 [Progetto Industriale Nov. 1994 PDF] [Rassegna stampa Nov. 1994 PDF].

Questa proposta diventerà la base per la realizzazione di uno studio di fattibilità per facilitare l’erogazione di fondi CE verso la Città di Torino.

L’Associazione dettaglia nel luglio 1995 una proposta progettuale per la riattivazione degli studi Fert come polo di servizi per lo sviluppo, la promozione e la produzione – mirata a favorire l’incrocio tra ricerca tecnico-scientifica ed elaborazione artistica. Nel progetto [Sintesi Progetto Industriale Luglio 1995 PDF] gli elementi di eccellenza dei futuri studios sono già chiaramente disegnati: “virtual studio”, con caratteristiche di punta in Europa, “open space” per la formazione, la ricerca, lo sviluppo e la prototipazione,  “archivio digitale” per l’immagazzinamento e la consultazione di immagini e suoni secondo le modalità più avanzate.

La Città, facendo proprie le linee guida di questa proposta, costituisce un gruppo di lavoro per l’elaborazione di un progetto con il quale concorre all’utilizzo dei Fondi Strutturali (Obiettivo 2) volti alla riconversione di aree industriali in crisi. Il progetto è accolto e nell’autunno del 1997 si apre il cantiere: i vecchi studi, strutturalmente non adeguati alle nuove funzioni, vengono demoliti, tranne la palazzina degli uffici, che sarà oggetto di restauro. Nel 1999 il cosiddetto “primo lotto” dei nuovi studi è completato: dalle rovine sorgono ora due studi per riprese virtuali e tradizionali, le regie, i camerini, la lunga manica per la formazione e le lavorazioni informatiche, una sala di proiezione. La nuova pianta, a forma di H, evidenzia il ponte tra “imagery” tradizionale e virtuale.

Si costituisce nel 1999 la società a capitale pubblico Virtual Reality & Multi Media Park SpA (www.vrmmp.it), con la partecipazione di Città, Finpiemonte, Provincia, Università, Politecnico, Camera di Commercio di Torino. I suoi scopi statutari risiedono nella formazione, ricerca e prototipazione – le missioni raccomandate cinque anni prima dall’Associazione F.E.R.T.  Il lavoro pratico della nuova società, nei tre anni seguenti, sarà quello di guidare i bandi di gara internazionali per le forniture tecniche, nonché per l’individuazione del partner privato che gestirà gli studios e collaborerà con la società a capitale pubblico per la nascita del distretto industriale: una rete di piccole e medie imprese indipendenti capaci di agire sul mercato globale. Un articolo del dicembre 1999 rende l’idea delle sfide che il progetto affronta su larga scala. [“Le politiche per l’audiovisivo” PDF]